Il romanzo di Simona Sparaco mette a fuoco il dramma di una coppia in attesa del primo figlio. Un'ecografia annuncia una diagnosi atroce. Proseguire la gravidanza o interromperla?
In Italia non esisteva, prima d’ora, un libro sull’aborto terapeutico, un argomento ingombrante di cui forse non si vuole parlare. Come suggerisce il titolo, Nessuno sa di noi, appunto. Quel noi sono le donne che si sottopongono all’aborto terapeutico, donne che si muovono nel silenzio e nell’incertezza di non sapere mai quale sarebbe stata la decisione più giusta.
Nessuno sa di noi è anche un libro dalla lingua evocativa e avvolgente che si fa spesso dura per poter esprimere tutto il dolore fino in fondo. È il racconto di un amore, quello tra Luce e Pietro, «due estremi che si toccano» e rimangono uniti quando altre coppie sarebbero crollate.
Ma è soprattutto il lungo percorso dalla scoperta della malattia di Lorenzo, passando attraverso la decisione che mai si sarebbe voluta prendere, il dolore, le incomprensioni fino all’elaborazione di quello che è avvenuto: «si torna a casa con la pancia vuota e la testa piena di dubbi» suggerisce l’autrice ricordando il dramma di tantissime donne. Questa condizione può solo essere alleviata, mai superata e doverosamente rispettata.
L'appuntamento con Simona Sparaco, iniziativa della Libreria Giunti al Punto, è per venerdì 8 marzo, alle ore 10.00, presso la Sala Conferenza del Complesso Monumentale San Pietro. Alla presentazione interverrano l'Assessore alla Pubblica Istruzione Eleonora Lo Curto e Vittore Saladino Presidente del Movimento per la Vita Onlus di Marsala. Modererà l'incontro Katia Regina.