
Progetto, drammaturgia e regia di Clara Gebbia ed Enrico Roccaforte. Direzione musicale e musiche originali di Antonella Talamonti. Con Filippo Luna, Nenè Barini, Germana Mastropasqua, Alessandra Roca. Produzione Ruotalibera Teatro di Roma. Una pièce che fonde musica e teatro, tratta da “Il Rosario” di Federico De Roberto.
L’universo sonoro a cui fa riferimento lo spettacolo è quello della “musica di tradizione orale” italiana, che è tradizionale e contemporanea al tempo stesso, sacra e profana, potente ed emozionante. Questa musica ancora vive in Italia, dal Nord al Sud, perché ci sono comunità che la cantano “in funzione”, cioè nei propri riti, come parte irrinunciabile della propria identità. Federico De Roberto ne “Il Rosario”, narra la storia di una madre e quattro figlie, e attraverso questa vicenda fa una riflessione complessa sul potere in ambito politico, religioso, familiare. Il lavoro drammaturgico che modifica il testo (eliminando tutti gli elementi esterni alla famiglia) cercando di non tradirne la sostanza, rivela un’opera dal linguaggio e dalla struttura piena di spunti musicali e ritmici sorprendenti.
Nella rilettura del testo viene colta una metafora attualissima della dialettica oppressiva tra potere immobile e arte, possibile fonte di cambiamento, che porta ad una riflessione sulla situazione attuale, in cui il teatro stesso rischia di scomparire, soffocato dai tagli, dalla politica, dalla televisione: ecco che di fronte a tale realtà si leva un canto di dissenso al di sopra del vuoto in cui a tratti sembriamo essere precipitati. “Il Rosario” è così diventato una partitura musicale che va dal parlato all’intonato, dalla parola al canto: un viaggio che attraversa tutta l’Italia, tra composizioni originali e canti della tradizione orale che scandiscono lo scorrere del tempo.